I livelli di consumo di alcol sono generalmente diminuiti in Occidente negli ultimi dieci anni. Una serie di articoli pubblicati in un recente numero speciale di Drugs: Education, Prevention and Policy si concentra sul tema delle culture del bere, in particolare tra i giovani nei paesi più sviluppati. Molti ricercatori hanno faticato a spiegare il declino sia della frequenza che della quantità di bere all'interno di questa fascia di età utilizzando concetti più tradizionali come le variazioni di prezzo, disponibilità e politica. Con questo in mente, la selezione di articoli esplora da vicino i fattori che potenzialmente influenzano i modelli di consumo in Danimarca, Italia, Finlandia e Australia.

In particolare, una conclusione raggiunta che è coerente in tutti i paesi studiati, è che un aumento degli atteggiamenti negativi nei confronti del bere è correlato a una riduzione del consumo nazionale di alcol. Ciò dimostra efficacemente un legame positivo tra prospettiva e pratica. Nel contesto italiano, in particolare, un articolo suggerisce che, in particolare nelle aree di produzione del vino, una maggiore enfasi educativa sull'apprezzamento per il vino, così come il processo di vinificazione, ha portato a abitudini di consumo più moderate. Questa attenzione orientata localmente coincide con un altro articolo della raccolta che sostiene che in un mondo globalizzato è estremamente difficile spiegare chiaramente le culture del bere a livello nazionale poiché le società sono molteplici, interconnesse e sovrapposte. In questo modo, la ricerca futura sui modelli di consumo, consiglia l'articolo, dovrebbe tenere conto delle variazioni sub-culturali e del modo in cui interagiscono diversi mondi e atteggiamenti sociali.

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