Format
Scientific article
Publication Date
Published by / Citation
Lum, A., Damianidou, D., Bailey, K. et al. SMART recovery for youth: a small, exploratory qualitative study examining the potential of a mutual-aid, peer support addictive behaviour change program for young people. Addict Sci Clin Pract 18, 30 (2023). https://doi.org/10.1186/s13722-023-00379-w
Original Language

Inglese

Country
Australia
Keywords
youth
addictive behaviours
Mutual-aid group
mutual aid
CBT
motivational interviewing
Peer worker

SMART recovery for youth: un piccolo studio qualitativo esplorativo che esamina il potenziale di un programma di cambiamento comportamentale di mutuo soccorso e sostegno tra pari per i giovani

Astratto
Sfondo

SMART (Self-Management and Recovery Training) Recovery è un programma di mutuo soccorso informato dalla terapia cognitivo-comportamentale e dal colloquio motivazionale che fornisce supporto per una serie di comportamenti di dipendenza. SMART Recovery non è stato adattato per rivolgersi ai giovani con comportamenti di dipendenza, nonostante il potenziale per superare importanti ostacoli che influenzano l'impegno dei giovani in altri programmi di dipendenza. Questo studio mirava a coinvolgere i giovani e i facilitatori di SMART Recovery in interviste qualitative e focus group per esplorare il potenziale di tale programma e ottenere informazioni specifiche per il suo sviluppo.

Metodi

Abbiamo condotto interviste qualitative e un focus group con cinque giovani (di età compresa tra i 14 e i 24 anni) e otto stakeholder chiave (tra cui sette facilitatori SMART Recovery) per ottenere raccomandazioni su come raggiungere, coinvolgere e supportare al meglio i giovani con comportamenti di dipendenza in un programma SMART Recovery su misura. I dati qualitativi sono stati trascritti e analizzati utilizzando la categorizzazione iterativa.

Risultati

Sono stati identificati cinque temi chiave durante lo sviluppo e la realizzazione di SMART Recovery mirato ai giovani. [1] "Discutere le esperienze personali per promuovere un'identità condivisa" si riferisce ai vantaggi della creazione di un forum in cui le storie personali vengono utilizzate per connettersi con gli altri e convalidare le proprie esperienze. [2] "Approccio flessibile e paziente" sottolinea la preferenza per i facilitatori di adottare un approccio più gentile e meno diretto che consenta la discussione al di là dei comportamenti di dipendenza. [3] "Bilanciare le informazioni e le competenze con lo spazio per la discussione" riconosce che i giovani vogliono connettersi in vari modi, al di là della discussione sui comportamenti di dipendenza, e che desiderano guidare la condivisione e lo sviluppo delle competenze. [4] "Trasmettere una comunità per i giovani attraverso il linguaggio" ha evidenziato la necessità di concentrarsi sul collegamento dei giovani ed evitare l'uso di un linguaggio generico per coinvolgere i giovani. [5] "Logistica di gruppo e richieste concorrenti" si riferisce alle considerazioni logistiche dell'attuazione di un programma di gruppo per i giovani che tenga conto delle loro esigenze concorrenti e dell'accessibilità del gruppo.

Conclusione

I risultati indicano considerazioni per lo sviluppo di gruppi di mutuo soccorso specifici per i giovani, in particolare un programma SMART Recovery mirato ai giovani, ad esempio assicurando che la conversazione sia guidata dai giovani e con un approccio informale e flessibile per guidare la discussione di gruppo.

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