La stimolazione magnetica transcranica delle cortecce prefrontali mediali e cingolate riduce l'autosomministrazione di cocaina: uno studio pilota
Sfondo: Studi precedenti hanno dimostrato che la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) alla corteccia prefrontale dorsolaterale può servire come potenziale trattamento per il disturbo da uso di cocaina (CUD), che rimane un problema di salute pubblica refrattario al trattamento. L'obiettivo di questo studio pilota era studiare l'effetto della rTMS sull'autosomministrazione di cocaina in laboratorio. Nelle sessioni di auto-somministrazione, i partecipanti al CUD hanno scelto tra la cocaina e un rinforzo alternativo (denaro) per misurare direttamente il comportamento di ricerca della cocaina. La rTMS è stata consegnata con la bobina H7, che fornisce stimolazione alla corteccia prefrontale mediale (mPFC) e alla corteccia cingolata anteriore (ACC). Queste regioni del cervello sono state prese di mira sulla base di precedenti studi di imaging che dimostrano alterazioni nella loro attivazione e connettività nella CUD.
Metodi: I volontari con CUD sono stati ammessi in un'unità ospedaliera per l'intero studio e assegnati a uno dei tre gruppi rTMS: alta frequenza (10 Hz), bassa frequenza (1 Hz) e sham. Sei partecipanti sono stati inclusi in ogni gruppo e la rTMS è stata consegnata nei giorni feriali per 3 settimane. Le sessioni di auto-somministrazione di cocaina sono state eseguite in tre momenti: al basale (pre-TMS, sessione 1), dopo 4 giorni di rTMS (sessione 2) e dopo 13 giorni di rTMS (sessione 3). Durante ogni sessione di auto-somministrazione, la misura del risultato era il numero di scelte per la cocaina.
Risultati: I risultati hanno mostrato un gruppo significativo per effetto temporale (p = 0,02), in cui le scelte per la cocaina sono diminuite tra le sessioni 2 e 3 nel gruppo ad alta frequenza. Non c'è stato alcun effetto della rTMS sull'autosomministrazione di cocaina nei gruppi a bassa frequenza o fittizi.
Conclusione: Presi nel contesto della letteratura esistente, questi risultati contribuiscono ai dati che dimostrano che la rTMS ad alta frequenza alla corteccia prefrontale può servire come potenziale trattamento per la CUD.